martedì 29 gennaio 2013

108 PALPITI D’AMORE - Paramhansa Yogananda




Matrimonio di Anime

In un vero matrimonio di Anime,

l’amore è eterno e incondizionato.

Paramhansa Yogananda






L’ultima pubblicazione del grande maestro indiano Paramhansa Yogananda è 108 PALPITI D’AMORE. Non si tratta di un libro narrativo o autobiografico, ma è una raccolta di poesie, riflessioni e pensieri dal  sottotitolo “Pensieri da cuore a cuore”; le riflessioni sono accompagnate da immagini belle e ispiranti.

Paramhansa Yogananda è uno dei maestri spirituali più famosi di tutti i tempi, tutt’ora amatissimo sia in Occidente che in Oriente. E’ stato rappresentante per l'India tenendo pubbliche conferenze e lezioni sulla realizzazione del Sé in tutti gli Stati Uniti; scrisse diversi libri, tra cui spicca un classico spirituale “Autobiografia di uno Yogi” ed i commenti sugli insegnamenti originali di Gesù Cristo e di Krishna nella Bhagavad Gita.

Yogananda ha svolto un ruolo chiave nel rendere lo Yoga e la Meditazione ampiamente accettati e praticati in Occidente. Il suo amore, la sua profondità e l’universalità dei suoi insegnamenti hanno ispirato migliaia di persone in tutto il mondo. Era un uomo traboccante d'amore divino e ha ispirato amore ovunque attorno a sé.

La saggezza del grande Maestro, qui distillata nei 108 pensieri e brevi poesie, guida il lettore alla scoperta delle infinite sfumature dell'Amore e della fonte unica e inesauribile che lo alimenta.


Anteprima il libro "108 Palpiti d'Amore" di Paramhansa Yogananda

Il puro amore

Il Sole, la Luna, la Terra e tutte le cose sono tenuti insieme dall'amore di Dio. Se vogliamo conoscere Dio, non dobbiamo isolare il nostro amore, bensì renderlo parte dell'Amore Divino. Nonostante la sofferenza e la danza della vita e della morte, ciascuno di noi sa che Dio è amore. L'unico scopo della vita, quindi, dovrebbe essere quello di trovare Dio. Non vi è tonico più  efficace dell'amore, in grado di far risplendere il corpo e la mente dell'uomo. L'amore non si può descrivere: lo si può soltanto sentire.
Tutto il nostro amore, nella sua originaria purezza, è amore di Dio. Se il puro amore brillerà nella nostra anima, saremo rivestiti dell'universale bellezza e dell'amore di Dio, fonti d'inesauribile attrattiva. Tutte le nazioni devono entrare nel tempio dell'amore e della comprensione universali. Solo l'amore è imperituro. Le leggi di Dio sono le leggi della fratellanza e dell'amore. Sebbene l'amore nasca nelle relazioni umane e nella legge di reciproca utilità, il puro amore trascende qualsiasi relazione e non è condizionato da tale legge. Sebbene l'amore nasca nell'utilità, non ne siamo consapevoli. L'amore di una madre per il proprio figlio è incondizionato. Le madri, come si sa, amano anche il più inetto, il più brutto, infermo o malvagio dei propri figli.
Non dobbiamo limitarci ad amare chi ci è vicino. Lo scopo dello stare insieme è consentirci di espandere il nostro amore. La natura recide i legami della vita familiare affinché possiamo imparare che l'amore per la nostra famiglia deve estendersi ai vicini, agli amici, al Paese e a tutte le nazioni. Chi non ama la propria famiglia non può amare il prossimo e neppure il proprio Paese. Chi non ama anzitutto il proprio Paese non può imparare ad amare tutte le nazioni.
L'amore è uno stato della mente e del cuore che trascende nettamente tutte le relazioni e tuttavia possiamo venerare Dio in qualsiasi forma di rapporto umano: possiamo amarLo come Padre, Madre, Maestro, Amico o come l'Amato di tutti i cuori.
L'amore non deve mai restare grettamente limitato a una cerchia ristretta. Attraverso le porte dell'amicizia, dell'affetto coniugale, dell'amore genitoriale e dell'amore per tutti gli esseri umani e le creature animate, possiamo entrare nel regno dell'Amore Divino. Il puro amore non nasce parlando, ma viene coltivato a poco a poco nel terreno in continua espansione di un crescente sentimento di comprensione e amicizia verso tutti.
Chi non ha mai amato nessuno al mondo, neppure gli uccelli o gli animali, non potrà mai amare l'umanità intera. Chi non ha mai amato il proprio prossimo non potrà mai amare Dio. Soltanto il terreno del cuore capace di far crescere l'amore umano è in grado di generare l'Amore Divino.


Curiosità:

Nella tradizione indiana il 108 è molto importante, rappresenta un numero sacro e simbolico. Quello che per noi è il rosario per loro è il “Mala”: costituisce un importante accessorio del culto in omaggio alle Divinità, utilizzato per la recitazione di mantra e preghiere.
Le divinità indù hanno 108 nomi: ripetere questi nomi, oltre a contare i 108 grani del rosario, è un rito cerimoniale (namajapa) ed è considerata appunto una pratica sacra.
Il numero 108 è quello dei Veda, le scritture sacre rivelate e come tali degne di essere considerate anche nel loro aspetto numerico-simbolico.
108 è considerato altamente significativo in molte tradizioni e non soltanto quelle yogiche.

Simbologia del 108:

Il 108 è considerato “numero sacro” in moltissime religioni tra le quali lInduismo, il Buddhismo, il Sikhismo, il Giainismo, ecc… In molte regioni indiane è legato alle pratiche dello yoga e del Dharma.

Nello Yoga è detto che se uno è così calmo da avere solo 108 respiri in un giorno, otterrà l’illuminazione.

Il numero 108 per gli antichi Rsi (i Saggi dell’Induismo che hanno “uditola SrutiLa Tradizione) è quello che più di tutti gli altri numeri descrive la completezza della Creazione.

Il numero 108 simboleggia l’unione di Shiva e Shakti: la Creazione del Mondo.

Il dio Shiva ha effettuato la sua “danza cosmica” in 108 pose (Karana).

Secondo i Veda, quando l’universo fu creato, il Creatore stabilì 108 divinità per gestirlo.

In seguito, nella mitologia, gli dei e le dee avevano tutti 108 nomi.

Le Upanisad accertate sono 108 ed il suo significato esoterico è il ricevere in modo umile la Conoscenza Trascendentale da un Guru (Maestro) vero. Infatti “upa” significa “al di sotto, ai piedi”; “anisha” significa “dipendente”; quindi il “sedersi in umiltà e silenzio ai piedi del Guru, ad ascoltare.

Il Rig-Veda ha 10.800 versetti.

Nel Bhagavata della letteratura vedica, Krishna ha ballato con 108 fanciulle e successivamente ha avuto 16.108 mogli.

Ci sono 108 grani nei rosari usati anche Buddisti (Akshamala) per ripetere i mantra 108 volte durante una preghiera e lavare via i peccati.

I libri sacri tibetani del Khagiur sono 108 volumi.

I monaci Zen indossano uno Juzu (simile all’Akshamala, però da polso) formato anch’esso da 108 grani.

Ci sono 108 Contaminazioni dell’anima nel Buddismo.
Il Buddhismo tibetano crede esistano 108 peccati, e 108 bugie che gli uomini possono dire.

Molti templi buddisti hanno 108 gradini.

1-0-8 è il numero per chiamare la polizia in India. Un modo di dire comune in India recita “Digita 108 e salvi una vita”.

In Giappone, nei festeggiamenti di fine anno, le campane suonano 108 rintocchi ognuno dei quali rappresenta una dei 108 peccati o tentazioni terrene che l’uomo deve evitare per raggiungere il Nirvana (così come fece Buddha).

108 sono le stelle sacre cinesi: 36 stelle benefiche e 72 stelle malefiche, il bene e il male in diverse forme.

Nell'arte marziale Wing Chun, in ognuna delle sue 3 forme, prevede 108 movimenti nell'apprendimento dell’uso del bastone di legno.

108 movimenti per la forma nel Tai chi Juan.

Nell'Odissea di Omero i pretendenti di Penelope, moglie di Ulisse, sono 108.

L'angolo, nella geometria euclidea, formato da due linee adiacenti in un pentagono equivale a 108 gradi.

108 = 0108 un importante numero nella cultura ebraica = nebbia, vapore dal suolo che forma le nuvole, fino a circondare e a coprire la terra come un velo. Questo significato è confermato dalla radice della parola arabica "med", che indica qualcosa di solido e forte, di difesa. Significa anche atmosfera.

108 È il numero dell'al-Kawthar, il più corto tra i Sura del Corano.

L'ordine esoterico dei rosacroce opera per cicli di 108 anni di attività, seguiti da altrettanti di paralisi.

108 In astrologia ci sono 12 case e 9 pianeti.

108 E' il numero delle intersezioni delle linee tra i Chakra, che convergono sulla linea del cuore e portano alla realizzazione e all' auto-coscienza.

Il numero 108 analizzato simbolicamente:
1 = bindu (simbolo della condizione germinale): è il punto dal quale inizia la creazione e si sviluppa la molteplicità;
0 = sunyata (la qualifica di vuoto): il vuoto, quello stato da raggiungere se ci si vuole liberare dal Samsara (ciclo perenne del divenire; trasmigrazione; corso dell’indefinita successione di nascita-vita-morte-rinascita);
8 = ananta (senza fine): è l’infinito, il senza fine.









venerdì 18 gennaio 2013

INCONTRI CON LO SPIRITO DEGLI ALBERI




Noi siamo l'Albero,
eppure ci sediamo sotto l'albero,
tra le foglie siamo l'uccello nascosto,
siamo il cantore e siamo il canto.
(Conrad Aiken)




(Corsica Estate 2012)


A chi non è capitato di rimanere incantato di fronte alla maestosità di un albero secolare.

Se osserviamo più profondamente, ci rendiamo conto che sono creature vive e ne possiamo scorgere il volto e l'espressione. Se ci poniamo all'ascolto, il loro spirito vitale può comunicare con il nostro e chissà... decidere di rivelarsi.

L'albero è il simbolo dell'uomo, con posizione eretta rappresenta il legame tra il Cielo e la Terra e racchiude nel suo interno il significato del ciclo vitale, il trascorrere del tempo; l'età degli alberi è indicata dall'insieme dei cerchi concentrici che si notano nei tronchi, quando questi vengono segati.

Unendo il cielo e la terra, l'albero si "radica" sia in alto che in basso, affondando come radici i suoi rami nell'etere, congiungendo il mondo luminoso della coscienza a quello oscuro e sotterraneo dell'inconscio.

Nel tempo gli alberi sono diventati simboli per religioni e usanze diverse: Albero della Vita, Albero della Conoscenza, Albero del Bene e del Male, Albero della Saggezza, Albero del Paradiso, Albero Magico, Albero Alchemico ecc...

Alcuni alberi sono stati resi sacri in quanto dedicati a divinità, altri resi alberi sacrificali in quanto offerti alle divinità. Anche l'Albero di Natale rappresenta lo scambio di doni e il simbolo della rinascita del Nuovo Anno, anche se oggi il suo significato è stato snaturato.

Gli alberi rappresentano una delle componenti principali del paesaggio e le foreste sono i polmoni del nostro pianeta. I grandi alberi secolari sono dei veri e propri monumenti naturali di bellezza. Purtroppo molto spesso ci dimentichiamo della loro importanza!

..... ecco cosa dice in questo video Tiziano Terzani



Secondo i miti e le fiabe di tutte le culture del mondo, negli alberi dimorano gli Spiriti della Natura e sono custodi di memorie e storie.

Ogni specie di albero possiede qualità e attitudini specifiche, che costituiscono il suo Spirito. Lo spirito degli alberi risveglia la consapevolezza individuale e collettiva.

Incontri con lo Spirito degli Alberi è un opera che ci accompagna al ritorno della natura attraverso l'incontro e il contatto profondo con gli alberi.

Gli autori, ricercatori appassionati e veri praticanti del regno vegetale, ci conducono a ricontattare lo Spirito eloquente di 13 specie di alberi passandone in rassegna la storia, mitologia, aspetti botanici, simbologia e impiego per poi svelarne, con lucido stupore il messaggio specifico dal quale lasciarci adottare.

Dall'introduzione del libro leggiamo: .... gli alberi sono esseri speciali al servizio della collettività. Senza di loro il mondo sarebbe un deserto o al massimo una steppa inospitale. Producono ossigeno, consolidano il terreno, calmano il vento e con la loro presenza chiamano la pioggia. Ombreggiando il suolo ne proteggono gli abitanti, organismi e microrganismi che rendono fertile la terra. Evaporando grandi quantità d'acqua, regolano il clima. Ma questi sono solo gli aspetti più grossolani del servizio che rendono al Pianeta.Gli alberi sono una manifestazione dello Spirito della loro specie, e come tale diffondono le loro caratteristiche che possono essere apprese dalle persone che entrano in loro contatto.
Possiamo notare che la forte presenza di una determinata specie dà un imprinting a un popolo: i tedeschi, stimati e odiati per la loro concretezza, sono cresciuti tra le Querce, gli svizzeri con il loro spiccato senso di collettività vivono in mezzo agli Abeti, e molti altri potrebbero essere gli esempi in tal senso. Questo libro racconta il nostro emozionante viaggio alla scoperta delle caratteristiche espresse dallo Spirito di 13 specie di alberi. Aprendoci e entrando in sintonia con loro ci hanno comunicato anche le loro caratteristiche meno conosciute e le peculiarità inaspettate.
Inoltre, gli alberi ci hanno guidato nella ricerca di un preparato che aiutasse a creare una forte sintonia con loro e a diventare più ricettivi nei confronti del loro messaggio. In questo nostro lavoro troverete anche le descrizioni di come si preparano e si assumono gli Spiriti degli Alberi.




venerdì 4 gennaio 2013

CLOUD ATLAS - L'ATLANTE DELLE NUVOLE





Paura, fede, amore, fenomeni che determinano il corso della nostra vita, queste forze cominciano molto prima che nasciamo e continuano dopo la nostra fine.....






LE ANIME ATTRAVERSANO LE ETA' COME LE NUVOLE I CIELI.

CHISSA' CHI SOFFIA LE NUVOLE

E CHISSA' COME SARA' LA MIA ANIMA DOMANI?


Tutto è connesso....


CLOUD ATLAS - L’Atlante delle Nuvole di David Mitchell, è un romanzo epico che ci fa immergerre in un viaggio fantastico nella storia e nel futuro dell’uomo.
Nato nel 1969 a Southport, nel Lancashire, David Mitchell si è laureato prima in letteratura inglese e angloamericana e poi in letterature comparate. Ha vissuto in Giappone per quasi dieci anni dove ha insegnato inglese. Oggi vive nell’Irlanda sudoccidentale e si dedica alla scrittura. Frassinelli ha pubblicato con successo Nove gradi di libertà, vincitore del Mail on Sunday/John Llewellyn Rhys Prize e Sogno numero 9. L’atlante delle nuvole, con il quale l’autore è stato per la seconda volta finalista al Booker Prize, è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 2006.

Quando Cloud Atlas è stato pubblicato per la prima volta nel 2004 ha ricevuto le lodi degli scrittori e dei critici delle grandi testate anglosassoni.
  
Sei storie,
sei protagonisti diversissimi tra loro,
sei momenti storici differenti,
sei luoghi distantissimi.
E un unico filo conduttore.

Come nuvole in viaggio, i protagonisti si spostano nel tempo e nello spazio vivendo momenti diversi nel mondo, avventure incredibili, legati l'uno all'altro dal un filo sottile e inestricabile del caso: ogni loro decisione, ogni azione è il risultato di un percorso compiuto dall'umanità.

Le conseguenze di ogni evento accaduto nel passato si ripercuotono nelle successive epoche e generazioni, permettendoci di compiere un viaggio fantastico nell'anima e nella storia dell'uomo.

Le loro anime si spostano come nuvole, passando dal corpo di un notaio americano di metà Ottocento giunto su un'isola del Pacifico per assistere ai devastanti effetti del colonialismo, al giovane musicista che s'intrufola nell'esistenza di un celebre compositore belga tra le due guerre mondiali. Da un'intrepida giornalista che indaga sull'omicidio di uno scienziato antinucleare in piena guerra fredda, a un editore inglese in fuga dai creditori nella Londra anni Ottanta; sino a un clone schiavizzato nella Corea del prossimo futuro. Per arrivare infine all'alba del nuovo mondo, all'indomani dell'Apocalisse, e al suo primitivo stupefatto abitante.
C’è qualcosa, però, che li unisce tutti: piccoli segni a forma di cometa sulla pelle, e inafferrabili coincidenze nei loro destini. Ciascuna narrazione si interrompe, a effetto, per poi ricominciare intersecando le altre in una sontuosa architettura narrativa.
Immagini nitide di un viaggio, come un sogno.
Un romanzo generoso di sapori, colori e atmosfere che emoziona, stordisce e finisce dove tutto era iniziato. Un'epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro, mentre le nostre anime mutano cambiando per sempre il nostro destino.

Il romanzo offre ottimi spunti di riflessione e alimenta temi complessi come quello del concetto di anima, del destino e della reincarnazione. Emerge la curiosità che spinge a porci delle domande, accompagnandoci nella ricerca ed eventualmente a trovare le risposte che stiamo cercando.





Nessuno, e tantomeno il suo autore, avrebbe mai pensato che da questo romanzo così sfaccettato, mobile e cangiante nello stile si potesse trarre un film, ma eccolo diretto dai fratelli Andy e Lana Wachowski e Tom Tykwer, con gli attori Tom Hanks, Hugo Weaving, Ben Whishaw, Halle Berry, Jim Sturgess, Susan Sarandon.

In Italia è in uscita il prossimo 10 Gennaio.
  

.....Perchè continuiamo a commettere gli stessi errori, ogni volta?

.....La nostra vita e le nostre scelte, ogni incontro, suggerisce una nuova potenziale direzione.

.....Passiamo e ripassiamo sulle nostre orme, come pattinatori artistici.

.....Ieri la mia vita andava in una direzione, oggi va verso un'altra.

.....La nostra vita non ci appartinene, siamo legati ad altri, passati e presenti e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro.

.....Ieri credo che non avrei mai fatto quello che ho fatto oggi.

Esiste un altro mondo che al di là delle nuvole?